Switch può essere visto come il sostituto della gamma dei prodotti DS, nata nel 2004 ed è composta da un tablet (touchscreen o no ancora non è chiaro) che può essere inserito in un dock e collegato al televisore per giocare come con una normale console.
In alternativa il tablet può essere rimosso dalla base e attaccato ai controller analogici (chiamati Joy-Con) per poterci giocare in modalità portatile. I controller, a loro volta, possono essere rimossi dai lati del Nintendo Switch per giocare lontani dallo schermo nel caso risultasse più comodo, e possono essere usati sia per giocare da soli, impugnandone uno per mano (un po' come con la Wii), o in multiplayer, usandone uno a testa per giocatore e girandoli in orizzontale.
Oltre ai controller Joy-Con sarà possibile acquistare il Nintendo Switch Pro, un controller più tradizionale da usare con la console. Un'altra cosa di cui si sta parlando molto è che Nintendo Switch tornerà a utilizzare cartucce per i giochi (come le prime console degli anni Ottanta e Novanta) e non dischi, come invece fanno tutte le altre console più recenti.
Sembra, inoltre che la nuova piattaforma non sarà compatibile fisicamente con i software delle attuali console Nintendo. Questo è quanto emerge da un articolo pubblicato da Famitsu e tradotto poi dal giapponese:
"Visto che Nintendo Switch non è un successore del 3DS né del Wii U, non potrete utilizzare i vostri dischi Wii U o le cartucce 3DS su Switch".
La console non sembra poi così tanto male, soprattutto in questo periodo in cui le vendite dei prodotti Nintendo non vanno a gonfie vele (soprattutto per la Wii U). Molti sono ancora i punti interrogativi riguardo l'ultima creazione dell'azienda giapponese e sicuramente, prima di marzo del prossimo anno riusciremo a sapere qualcosa in più, sperando abbia quel successo che l'azienda stessa si aspetta.
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