OpenOffice, ora Apache OpenOffice, è una suite per ufficio completa, rilasciata con una licenza libera e Open-Source che ne consente la distribuzione gratuita. Ha accompagnato per svariati anni i computer di milioni di utenti, facendo risparmiare soldi grazie alla sua semplicità di utilizzo.
Purtroppo però, da qualche tempo, OpenOffice sta attraversando una brutta crisi, rischiando la chiusura. Quali sono le cause? Ci sono alternative? Ecco le risposte!
Per chi non lo sapesse, OpenOffice è una suite gratuita controllata da Apache, vista da molti come un'alternativa che sostituisce quella di Office a pagamento di Microsoft.
Dal 2002 ad oggi milioni di utenti del Web hanno scaricato il software gratuito, risparmiato molti soldi, e nel corso di tutto questo tempo, OpenOffice ha ricevuto supporto, aggiornamenti e miglioramenti in generale, tranne però nell'ultimo anno. In quest'ultimo periodo, infatti, pochi e insignificanti sono stati gli aggiornamenti riguardo il prodotto.
Pensate: il team di volontari che sta dietro al progetto oramai è di una mezza dozzina di persone e l'ultimo aggiornamento (OpenOffice - versione 4.1.2) risale all'ottobre del 2015, da come si legge sulla home del sito ufficiale.
Il periodo nero che sta avvolgendo la suite gratuita è iniziato nel 2011, quando Oracle ha donato ad Apache Foundation, OpenOffice stesso, dando così inizio, da parte degli utenti, ad una migrazione di massa verso un altro software simile e gratuito: LibreOffice (suite vista come alternativa gratuita, in questo momento pienamente supportata, sempre di Office di Microsoft di cui già abbiamo parlato in questo articolo).
La domanda che sorge spontanea allora è: OpenOffice rischia la chiusura?
Forse no. Nello scorso anno, la suite ha raggiunto i 29 milioni di download, numero che fa crescere non poco le speranze di una chiusura definitiva del progetto, potendo attrarre così qualche volontario in più.
Infine, vi lasciamo ai siti ufficiali di OpenOffice:
Sito italiano - link
Sito ufficiale - link
Download di OpenOffice (in lingua italiana) - link
Via
Nel 2011 non ci fu una migrazione di massa da parte degli utenti verso LibreOffice (che ancora non esisteva), ma di sviluppatori, preoccupati per le intenzioni che Oracle aveva sul progetto (cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/LibreOffice#Storia).
RispondiEliminaC'è da prendere atto che la storia ha dato sostanzialmente ragione a LibreOffice, e meglio sarebbe per tutti (a cominciare dagli utenti) venisse preso atto della morte di Apache OpenOffice.
Grazie mille per la precisazione! In effetti per me è la morte di uno dei progetti open-source più belli mai realizzati.
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